martedì 18 dicembre 2012

Se non scrivi tutti i giorni, non sei uno scrittore.

Da un post di Vanni Santoni (che invito a leggere per intero), pubblicato sul Blog di Veronica Tomassini:

"Se non scrivi tutti i giorni fino a logorarti, non sei uno scrittore. Se non scrivi tutti i giorni fino a mutare personalità (e in peggio, si capisce: notti insonni, idiosincrasie, disfunzioni relazionali, fissazioni, introversione oppure sindrome istrionica oppure entrambe, feticismo, superstizione, schematismo ossessivo oppure disposofobia, eccesso di sangue o collera o flemma o malinconia), non sei uno scrittore. E il brutto è che, anche se lo fai, non è detto che tu sia uno scrittore. E peggio ancora è il fatto che – se prendi sul serio, come immagino, la letteratura – anche quando avrai messo il tuo nome accanto a quei bei marchi storici, i tuoi compagni di catalogo, quelli antichi e grandi, ti diranno: non ci siamo, non ci siamo per niente. Il bello però – c’è anche un lato bello, sì – è che l’unica risposta da dare, se ancora “non ci sei”, è una sola, e semplice, e sempre la stessa: più ore, più ore di scrittura".