sabato 25 febbraio 2012

Autopubblicazione e utopia

Di Mauro Casiraghi

A rischio di sembrare un po' fissato torno a riflettere sul libro digitale nella speranza di capire perché continua a comunicarmi un senso di angoscia latente e repulsione nonostante tutti i vantaggi evidenti che questa tecnologia offre a chi ama leggere, vantaggi che si estendono ora anche a chi vuole pubblicare un libro senza dover fare il triste giro degli editori aspettando risposte per mesi o anni, senza dover dare percentuali a un agente letterario, senza dover pagare un editore o un tipografo di tasca propria, senza sentirsi vittima di una distribuzione che favorisce solo le case editrici più importanti.
L'autopubblicazione nell'era digitale sembra realizzare il sogno di molti scrittori: mettere l'opera direttamente nelle mani del lettore al prezzo deciso dall'autore. Se il libro piace, scalerà le classifiche e arriverà fino in cima contendendo il primato ai Camilleri e Saviano, vincendo la competizione contro colossi dell'editoria al pari di Mondadori. Non è utopia. E' una realtà possibile. Basta controllare la classifica Bestseller degli ebook di Amazon.it.