sabato 26 gennaio 2013

Se vinci e ti chiedono soldi: denunciali

Ci arrivano ormai periodicamente segnalazioni di concorsi letterari indetti da editori che chiedono ai vincitori del denaro per ritirare il premio, proprio come nelle vicende della Leonida Edizioni e della MCG Edizioni che abbiamo trattato in questa sede, scoprendo peraltro che queste due case editrici avevano millantato per i rispettivi concorsi dei patrocini istituzionali mai assegnati. Solitamente il premio in palio è la pubblicazione delle opere vincitrici, per pubblicare le quali viene chiesto agli autori denaro in diverse forme (contributo dell'autore, impegno all'acquisto di copie, editing e vari servizi letterari a pagamento, ecc). Vi ricorda qualcosa? Sì, si tratta a tutti gli effetti di editoria a pagamento che si ricicla in questa nuova forma, quella di indire concorsi letterari nel cui bando non compare l'informazione che una volta ottenuta la vittoria, e dunque la pubblicazione dell'opera con l'editore che ha indetto il concorso, si dovrà pagare per ritirare il premio.

A questo proposito, una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, ha confermato che se al consumatore viene richiesto di versare denaro o sostenere un costo di qualsiasi natura per poter avere informazioni su un premio vinto o per entrarne in possesso, ci troviamo di fronte ad una pratica commerciale scorretta.

Leggiamo dalla sentenza:

«Direttiva 2005/29/CE – Pratiche commerciali sleali – Pratica consistente nell’informare il consumatore del fatto che ha vinto un premio e nell’obbligarlo, al fine di ricevere tale premio, a sostenere un costo di qualsiasi natura».

Sempre dalla sentenza leggiamo la definizione del caso in cui, per esempio, nel bando nel concorso non compaia la fondamentale informazione che per ritirare il premio, cioè nel nostro caso ottenere la pubblicazione dell'opera, ai vincitori sarà chiesto del denaro:

«“falsare in misura rilevante il comportamento economico dei consumatori”: l’impiego di una pratica commerciale idonea ad alterare sensibilmente la capacità del consumatore di prendere una decisione consapevole, inducendolo pertanto ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso».

E ancora:

«Dare la falsa impressione che il consumatore abbia già vinto, vincerà o vincerà compiendo una determinata azione un premio o una vincita equivalente, mentre in effetti qualsiasi azione volta a reclamare il premio o altra vincita equivalente è subordinata al versamento di denaro o al sostenimento di costi da parte del consumatore».

La pratica di chiedere soldi ai vincitori viene infatti definita:

«aggressiva in quanto l’allusione a un premio mira a sfruttare l’effetto psicologico creato nella mente del consumatore dalla prospettiva di una vincita».

Non solo la Corte Europea ha stabilito con questa sentenza che ai vincitori di un concorso di qualunque genere non può essere imposto alcun costo, ma anche che non è rilevante il fatto che il costo sia irrisorio: sia ben chiaro dunque a quegli editori che credono di giustificare il fatto di chiedere soldi per pubblicare le opere vincitrici sostenendo che si tratti di costi competitivi rispetto ad altri editori a pagamento, come spesso ci è capitato.

Per chi volesse approfondire rimandiamo all'articolo di Silvia Surano dal quale abbiamo appreso la notizia di questa importante sentenza: Consumatori, premi e pratiche commerciali scorrette.

Concludendo: se hai vinto un premio letterario il cui premio in palio è la pubblicazione dell'opera vincitrice e l'editore che ha indetto il premio ti chiede soldi per pubblicarla, hai la facoltà di denuciarne la prassi scorretta e ingannevole ai tuoi danni, non solo per ottenere giustizia dei tuoi confronti da parte dell'editore truffaldino (e rientrare in possesso dei soldi dell'iscrizione, se li hai versati), ma anche per evitare che questo e altri editori continuino a sentirsi impuniti e liberi di organizzare queste trappole ai danni degli aspiranti scrittori.

Carolina Cutolo

lunedì 21 gennaio 2013

Adunanza contro la Sangel Edizioni

Moltissimi autori e autrici negli ultimi mesi ci hanno contattato e chiesto aiuto per svincolarsi dalla Sangel Edizioni, per tentare di recuperare il denaro speso per l'editing dei loro libri mai pubblicati, e per essere messi in contatto con altri autori e autrici vittime dell'incompetenza, dell'inadempienza e della latitanza dell'editrice, Sofia Riccaboni.

Ora, c'è un autore che sta cercando di mettere insieme un gruppo di persone che hanno subìto gli stessi danni da parte di questo editore, per fare fronte comune e cercare di ottenere giustizia.

Chi ha avuto problemi con la Sangel Edizioni ed è interessato a intraprendere un'azione legale collettiva, può scriverci in privato alla nostra email (scrittorincausa@gmail.com), lo metteremo direttamente in contatto con questo autore.

Vi auguriamo di riuscire nell'impresa, e vi ricordiamo che NON bisogna mai PAGARE, in nessuna forma, un editore al quale cedete i diritti delle vostre opere.

Carolina Cutolo

venerdì 4 gennaio 2013

Hai vinto! Ma se non PAGHI non ritiri il premio

Dopo la vicenda della Leonida Edizioni, che ha chiesto denaro per pubblicare l'opera di un'autrice che si era piazzata seconda al concorso letterario Gaetano Cingari, e che nel bando del concorso aveva millantato Patrocini pubblici poi smentiti dalle istituzioni in questione, torniamo a parlare di un concorso letterario in cui classificarsi tra i vincitori significa pagare (e se non si paga si perde diritto al premio), e per il quale cominciano ad arrivare smentite di concessione di Patrocini. Ma andiamo per ordine. 

Il concorso letterario di cui parliamo si intitola “Voi, gli autori didomani”, è alla sua prima edizione ed è indetto dalla MCGManagement - MCG Edizioni.

Un'Autrice che si è piazzata tra i vincitori del concorso ha ricevuto un'interessante email dalla titolare della casa editrice, ce l'ha inoltrata e ci ha autorizzati a pubblicarla. Ringraziandola per la sua segnalazione e per il suo consenso alla diffusione, partiamo dunque proprio dal testo della lettera, sorvolando sui numerosi refusi ed evidenziando invece in neretto e sottolineato alcuni passaggi che di seguito commenteremo, eccola:


---------- Messaggio inoltrato ----------
From: "Maria Grazia Catanzani" <@>
Subject: OPERA VINCITRICE PREMIO "VOI, AUTORI DI DOMANI" -
UN BEL REGALO DI NATALE DA MGC EDIZIONI!!

Gentilissimo Autore,

in un giorno così importante quale è il Natale, Le comunichiamo, con la presente che nell'ambito del prestigioso premio letterario in oggetto, la Sua opera e' risultata VINCITRICE tra i primi 30 classificati della 1° Edizione del Premio “Voi, Autori di domani 2012” di MGC Edizioni con MGC Management. 

Nel farle i più vivi complimenti per lo splendido risultato - conseguito tra centinaia di opere in gara, quasi tutte di ottimo livello - la informiamo che la Giuria ha deliberato di premiarLa con una eccezionale proposta editoriale, come previsto dal bando del Premio, il cui fine è quello di riconoscere particolare merito al Suo lavoro. 

La casa editrice MGC Edizioni, partner e sponsor del Premio, pubblicherà in formato e-book e cartaceo la Sua opera.
Come ben saprà, ormai l'editoria viaggia "in rete": non a caso lo slogan che contraddistingue MGC Edizioni recita:"Il tuo libro verso il futuro" ma con un occhio alla “tradizione”. 

Fin d'ora possiamo dirLe che pubblicare con MGC Edizioni, accanto a personaggi come Martufello, Laura Efrikian e altri grandi personaggi che verranno, di fatto diventando loro "colleghi", e' un modo non indifferente per farsi conoscere.