domenica 12 febbraio 2017

Firenze Libro Aperto e editoria a pagamento

A breve si svolgerà a Firenze la prima edizione del festival Firenze Libro Aperto, sul quale stanno emergendo alcune perplessità e critiche circa la collaborazione del festival con editori a pagamento (vedi foto a destra: intervista a Federico Di Vita su La Repubblica Firenze), e sul regolamento di un concorso letterario del festival che viola la legge sul diritto d’autore (come vedremo più avanti). 
Su queste perplessità e critiche però i responsabili, tra cui alcuni dei soci fondatori di Porto Seguro Editore, non danno risposte chiare, mentre l’ufficio stampa dell’evento cancella dalla sua pagina Facebook commenti pubblici in cui vengono espresse critiche o dubbi.


Gli organizzatori dichiarano di non usufruire di finanziamenti pubblici, ma essendo il festival patrocinato da istituzioni come il Comune di Firenze e la Regione Toscana, mi sembra importante chiarire se le perplessità sollevate abbiano o meno fondamento e capire come si pone l’organizzazione del festival rispetto alle palesi violazioni della legge sul diritto d’autore, rivolgo dunque pubblicamente delle domande precise ai titolari dell’editore Porto Seguro che organizzano il festival, e cioè:

Paolo Cammilli - Direzione del festival FLA
Fabio Gimignani - Responsabile ufficio grafico e comunicazione web FLA
Valerio Abbate - Direttore Marketing FLA

Ecco le domande:

1 – nel comunicato stampa del festival c’è scritto che i vincitori del premio letterario Firenze Libro Aperto “avranno la possibilità di pubblicare i loro lavori grazie alla generosa collaborazione della Ibiskos Editrice Risolo”. Ibiskos però risulta essere un editore a pagamento, come riscontrabile dal sito internet dell'editore alla voce Pubblicare un libro in cui si fa presente che “Gli autori riceveranno una risposta con una valutazione gratuita e una proposta di pubblicazione. Sarà aggiunto un preventivo per le spese di stampa, di diffusione e di promozione della prima tiratura”. Dunque, al di là della pessima scelta di far consistere il premio con la pubblicazione con un editore a pagamento, i vincitori pagheranno le spese del premio ricevuto e cioè della pubblicazione a Ibiskos?

2 - il regolamento dell'altro concorso letterario del festival (vedi art. 9 - Diritti d’autore), prevede la cessione gratuita e in esclusiva dei racconti partecipanti "a tempo indeterminato" (in violazione dell'art. 122 della legge sul diritto d'autore 633/1941 che prevede un massimo di 20 anni per la cessione) e dà all'editore che dovrebbe pubblicare i racconti - Porto Seguro, organizzatore del festival - la facoltà di "non utilizzare" quindi di non pubblicare i testi (in violazione dell'art. 126 della legge sul diritto d'autore che prevede l'obbligo di "riprodurre" le opere), vi sembra corretto?

3 - l'editore Porto Seguro adotta una prassi editoriale per cui gli autori per essere pubblicati devono impegnarsi verbalmente (lo chiamano “gentlemen’s agreement”) a vendere almeno 50 copie del proprio libro, prassi estremamente vicina all'editoria a pagamento, perché si chiede all'autore di impegnarsi a piazzare 50 copie e gli si chiede di fare un lavoro che dovrebbe essere dell'editore (vedi intervista a Fabio Gimignani su StampToscana - ma anche intervista all’amministratore Paolo Cammilli su Riot Van in cui emerge tolleranza per l’editoria a pagamento), per questo motivo sta girando la voce che molti degli stand di editori presenti al festival siano di editori a pagamento, è possibile vedere una lista degli stand assegnati in modo da smentire o confermare questa voce?

Grazie per l’attenzione

Carolina Cutolo

AGGIORNAMENTO

Il 14 febbraio la responsabile dell'ufficio stampa del festival Firenze Libro Aperto, Ester Di Leo, in un post su Facebook ha risposto quanto segue (grassetto mio, ndr):

"Siamo lieti che attraverso social e quotidiani, giornalisti, scrittori e blogger, abbiano espresso perplessità e fatto segnalazioni in merito a regolamenti e diritti editoriali. Sicuramente questo contribuirà a migliorare la riuscita della manifestazione e a correggere le inevitabili inesattezze che sono sfuggite a FBS Eventi nell'organizzare la prima edizione di FIRENZE LIBRO APERTO. Di questo vi ringraziamo infinitamente per aiutarci a far evolvere e crescere una manifestazione che è una grande opportunità per la città di Firenze, un momento di aggregazione per case editrici, scrittori, filiera dell'editoria e pubblico dei lettori. Il programma dei tre giorni è vasto, con tanti ospiti, incontri e la partecipazione con stand di molte case editrici, alcune anche a pagamento, pochissime rispetto ad altre fiere del libro in cui hanno avuto molta più visibilità.

Per iniziare IBISKOS EDITORE RISOLO non sarà l’editore dei vincitori della 1a Edizione del Premio Letterario ma sarà presente solo con uno stand. Questo ci permetterà di valutare altre proposte e il nuovo editore sarà reso noto dopo la manifestazione. I vincitori, quindi, oltre a ricevere un premio in denaro, finalmente vedrà esaudito il suo desiderio più grande: vedere pubblicata la sua opera e senza che gli venga chiesto nessun contributo, anzi!

Il concorso letterario “COMUNICARE IN TRAMVIA” è indetto e ideato per la scuola media superiore dei Comuni di Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli da GEST, un'azienda del gruppo francese Régie autonome des transports parisiens (RATP) che si occupa della costruzione e della gestione delle linee della tranvia di Firenze e di tutto quanto ad essa collegato.Noi abbiamo accettato di condividere l'evento, di partecipare alla selezione e di annunciare i vincitori domenica pomeriggio nella sede dell’evento alla Fortezza da Basso, tutto per aiutare una iniziativa nata per avvicinare alla lettura e alla scrittura i giovani.
Sarà nostra cura segnalare alla GEST che l'art. 9 inserito nel bando è una clausola assolutamente non applicabile in termini di legge.

 
Terza e ultima precisazione: La Porto Seguro Edizioni, è composta da un centinaio di autori che hanno pubblicato e pubblicano con questa etichetta editoriale. Non gli viene chiesto di "piazzare" le prime 50 copie ma semplicemente vengono coinvolti in eventi e presentazioni per promuovere il loro libro, a cui tra l'altro non sono obbligati a partecipare. Se restano in magazzino nessuno viene obbligato a comprarli o a venderli. Come Firenze Libro Aperto, anche questa è una nuova realtà a cui stanno aderendo in molti e che sicuramente verrà migliorata nel tempo anche sotto l'aspetto della distribuzione.

Grazie per l'attenzione"

Ringrazio Ester Di Leo per la sua correttezza e per tutte queste precisazioni, fa piacere sapere che Porto Seguro non fa pressioni sugli autori perché vendano le 50 copie, che il festival abbia eliminato il premio della pubblicazione con Ibiskos Editrice Risolo (EAP) nel concorso letterario e che la pubblicazione sarà con un altro editore, e che abbiate segnalato alla ditta che ha organizzato l'altro concorso le irregolarità del bando.

Dispiace solo che nel frattempo io abbia ricevuto accuse ingiuste e velate offese (in certi casi neanche troppo velate), sia da titolari di Porto Seguro edizioni che dai loro autori, è rinfrancante invece riscontrare che ogni tanto c'è qualcuno che ha l'onestà intellettuale di correggere il tiro quando gli si fanno presenti delle irregolarità e anche di ringraziare per le segnalazioni, ammettendo che può succedere la prima volta che si organizza un evento così importante e ambizioso che sfuggano alcune cose. 
Buon lavoro a tutte le persone che come Ester Di Leo cercano di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi e sanno confrontarsi con educazione e intelligenza con le critiche che gli vengono poste.

Carolina Cutolo